UNA DATA DA NON DIMENTICARE
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Di GRAZIA PISCOPO Presidente Associazione Horah di Lecce. In piazza Palestina a Teheran, al margine di un immenso spazio di cemento, troneggia un grande orologio. Non è un monumento, né un riferimento allo stile di un particolare momento storico. È uno strumento che segna un countdown, conta i giorni rimasti all’esistenza di Israele. E’ per l’Iran una vera ragione di Stato. E’ la prospettiva, in altre parole, di risolvere in modo definitivo la “questione ebraica” in Medio Oriente. Settemila giorni, solo 7000 giorni, neanche fossero stati trasmessi direttamente dall’oracolo di Delfi per voce della sacerdotessa Pizia nel registro paga di un discendente di Amin al-Husseini. Coronamento di un sogno di un totalitarismo nudo e misogino, di una dittatura teocratica alla cui guida c’è solo un uomo l’Ayatollah Khomeini, al cui servizio esiste una polizia etica pronta a intervenire e a punire persino per ciocche di capelli che fuoriescono dal velo delle malcapitate donne. L’ayatollah si è a...